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Perché è importante parlare di font

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Marco LorenziSales Growth Leader
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Anche elementi apparentemente innocui del mondo digitale possono diventare un rischio concreto per le aziende, come i font.

Negli ultimi anni, infatti le verifiche sul licensing da parte dei Font Vendor (Foundry) sono sempre più frequenti e colgono impreparate molte aziende, spesso inconsapevoli del rischio.

Marco ci spiega perché questa tematica rappresenta oggi una problematica attuale per le aziende.

A che rischio ti riferisci, Marco?

Molti utenti pensano che i font siano solo una scelta estetica o che il loro costo sia minimo o nullo. In realtà, quasi nessuno legge gli End User License Agreement (EULA). Il prezzo di un font può variare a seconda dell’uso e della diffusione prevista.

Quando un font viene acquistato online per un singolo PC, il suo uso non è automaticamente autorizzato su siti web, app o documenti online. Il rischio deriva quindi dall’uso non autorizzato, che può generare sanzioni economiche rilevanti. E questi rischi non si limitano solo a possibili multe, ma includono anche impatti reputazionali significativi.

Gli EULA non contengono clausole di audit, perché allora preoccuparsene?

A differenza delle classiche attività di audit che richiedono i vendor software, i produttori di font non hanno bisogno di entrare nel perimetro IT aziendale. Si concentrano su ciò che è pubblico: siti web, app e documenti online.

Dopo aver scansionato questi media e rilevato i font in uso, la Foundry invia all’azienda una richiesta economica per violazione del copyright, che può essere molto consistente.

Molti siti web e app sono realizzati da agenzie esterne: la responsabilità ricade su di loro, giusto?

No, la responsabilità ricade sempre sull’azienda che utilizza i font sui propri media, indipendentemente da chi sviluppa i siti e o le app.

Lo scenario è sicuramente preoccupante. Quali azioni può intraprendere l’azienda per gestire questo rischio?

Secondo noi, sono necessarie due azioni principali:

  • Advisory iniziale: analizzare utilizzo dei font, una sorta di fotografia dello stato attuale, evidenziando quali font sono in uso, dove e come. In questo modo è possibile stimare il valore di un ipotetico infringement e di definire scenari concreti di regolarizzazione commerciale, aiutando l’azienda a ridurre i rischi economici e reputazionali.
  • Governance futura dei font: definire un processo di gestione e sensibilizzare i dipartimenti aziendali (Marketing, IT, Compliance, Procurement).


Sembra complicato, quanto tempo e risorse deve investire l’azienda?

Il nostro servizio di Font Advisory viene condotto in autonomia, mentre il cliente viene coinvolto a partire dalla presentazione dei report in poi. A questo punto si discute la parte economica e i possibili rischi; quindi, procediamo illustrando le possibili soluzioni e le linee guida future. Bastano pochi meeting mirati per mettere in luce i rischi e valutare le soluzioni.

La gestione consapevole dei font non è più solo una questione estetica o legale, ma diventa elemento fondamentare per il business perché protegge l’azienda da rischi economici e reputazionali. Con un approccio strutturato di advisory e governance, le aziende ottengono piena visibilità sull’utilizzo dei font, possono regolarizzare eventuali violazioni e impostare processi solidi per il futuro.

Ecco perché i font sono importanti, anche se spesso nessuno se lo chiede: perché una loro gestione corretta tutela l’azienda, riduce rischi e trasforma un elemento apparentemente tecnico in una leva strategica per valorizzare le risorse digitali.

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Vuoi comprendere i rischi legali nell’uso dei font e come evitarli?

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